T.O. Terapia Occupazionale

Si tratta di una tecnica riabilitativa che prevede l’inserimento di persone con disabilità all’interno di attività lavorative di vario genere, volte al raggiungimento del più alto grado di autonomia, autoefficacia e qualità di vita.

L’occupazione è:

  • un bisogno primario
  • un fattore necessario per la salute
  • una fonte di significato
  • una fonte di motivazione
  • una fonte di equilibrio e soddisfazione
  • un mezzo per organizzare tempo, materiali e spazi.

In sintesi l’occupazione è il mezzo attraverso il quale si raggiungono obiettivi riabilitativi.

Civiltà antiche, egiziani, persiani, aztechi, inca, usavano già l’occupazione per la cura della malattia mentale e fisica. Filosofi greci come Platone e Aristotele “ogni uomo e donna nasce con l’istinto di costruire”. Per J. Dewey “l’occupazione deve essere d’interesse ….deve avere un valore intrinseco, presentare problemi che risveglino la curiosità e portino allo sviluppo.” La prima definizione di terapia occupazionale si ha nel 2018 “La terapia occupazionale è un metodo di trattamento che utilizza l’apprendimento e la partecipazione in occupazione produttiva. Ha le finalità di creare interesse, coraggio e sicurezza; di esercitare la mente e il corpo in attività salutari; di superare disabilità funzionali e di ricreare la capacità per l’utilità sociale»

Attraverso la terapia occupazionale sui raggiungono obiettivi generali: competenza, partecipazione attiva, motivazione, autonomia, cooperazione, relazionalità; e obiettivi terapeutici:

MOTOR SKILLS (competenze motorie)

         – Postura

         – Mobilità

         – Coordinazione

         – Forza e fatica

         – Resistenza allo sforzo

PROCESS SKILLS (competenze procedurali, abilità esecutive)

         – Abilità e resistenza attentiva

         – Apprendimento e pianificazione

         – Organizzazione temporale

         – Performance di adattamento all’ambiente (persone e oggetti); abilità comportamentali, problem solving e auto-verifica.

Il setting terapeutico è uno spazio che include: terapisti, gruppo assistiti, strumenti e processi.

Il lavoro terapeutico viene svolto attraverso una metodologia che si fonda su un approccio flessibile e non prescrittivo, per esplorare e sviluppare stili e tecniche individuali, apprezzando al tempo stesso le potenzialità e le capacità creative della persona con disabilità, sviluppando ulteriormente abilità e conoscenze. Le diverse tecniche educative, che contraddistinguono la suddetta metodologia si ispirano ad una tradizione di riflessioni pedagogiche di Paulo Freire per il quale “l’apprendimento deve partire dall’esperienza, dal vissuto di ciascun individuo”; da Maria Montessori promotrice dell’autonomia; da John Dewey che evidenziava il valore dell’attivismo; la cooperazione educativa di Mario Lodi, fino ad arrivare alla stimolazione della fantasia critica e divergente di Gianni Rodari.  

Nello specifico, le procedure applicate sono: task analysis (suddivisione di compiti complessi in step anche con l’utilizzo di immagini; prompting (utilizzo di aiuti che favoriscono il comportamento richiesto; fading (decremento degli aiuti); modeling (apprendimento per imitazione); shaping (avvicinamento progressivo verso comportamenti adeguati); procedure di rinforzo; tutoring (affidamento di un soggetto ad un altro più competente); training di autoistruzione (ripetizione del compito richiesto); ABC (analisi funzionale per il trattamento dei comportamenti problema); cooperative learning (apprendimento cooperativo, interdipendenza positiva, interazione costruttiva, responsabilità individuale e di gruppo). Il ruolo del terapista occupazionale è quello di valutare punti di forza e di debolezza della persona, in collaborazione con altre figure professionali, proporre attività in base alle preferenze a i desideri delle persone con disabilità e in base agli obiettivi prefissati, guidare e supervisionare il gruppo in modo equilibrato, utilizzare tecniche e procedure supportate scientificamente, ricalibrare gli interventi in base ai bisogni mutevoli delle persone con disabilità. La terapia occupazionale è in grado di: influenzare la crescita biologica, agire sullo sviluppo psichico, incrementare le abilità socio-relazionali.

I laboratori di terapia occupazionale attivi in Anffas sono:

  • Arte Orafa
  • Lavorazione della stoffa (pannolenci)
  • Lavorazione della carta (quilling)
  • Attività cognitive semplici e complesse (training di letto-scrittura, stimolazione dei processi cognitivi)
  • Autonomia nell’uso del denaro con uscite sul territorio
  • Attività grafico-pittoriche
  • Laboratorio di cucina
  • Attività di riciclo creativo
  • Autonomie personali e domestiche